Lo scrittore italiano

Lo scrittore italiano, edito nel 1931 e frapposto a Poesie e Corona Ferrea, due raccolte di versi pubblicate rispettivamente nel 1930 e nel 1933, è un saggio che oltre ad una serie di considerazioni sull’arte e sugli scrittori, vuole fornire un modello, umano, politico e artistico, agli intellettuali fascisti o italiani, termini che il poliglotta Ricci (conosceva il francese, il tedesco, il portoghese e l’inglese) considerava come due sinonimi. Qui l’intellettuale fiorentino recide ogni legame con il “nazionalismo stretto” e ogni particolarismo antistorico, affermando la preminenza gerarchica della spiritualità sul morale, della divinità sull’onestà. Lo scritto traccia così un ritratto inconsueto del vero intellettuale militante, che sa coltivare il suo anticonformismo creativo senza separarsi dalla vita politica e civile del suo popolo.

“Lo scrittore italiano non si dà al vago e a’ fiorellini, né al gusto dei suoni aspri e chiocci ch’è un’altra languidezza mascherata da impetuosità; sta sul sodo, concepisce l’ornato come un ristretto e secco finimento della fabbrica, non come intravatura. Di cento idee ne scarta mille: comanda alle parole, e non disegna l’idee e le figure, ma le move e le fa marciare”.

Pagine
120
Codice ISBN
9788899564186
Prezzo
 12,35
Acquista online
Aggiungi al carrello